La scelta compositiva che ha guidato l’elaborazione del progetto dell’edificio del teatro–auditorium di Albignasego, parte da una ricerca di volumi razionali, di chiara lettura spaziale e funzionale ed aperti-permeabili, sia come percorsi sia come viste, al circostante parco urbano di progetto.
Il progetto dell’edificio polivalente per il teatro ed auditorium comunale di Albignasego , e’ improntato su un linguaggio architettonico razionale, semplice, a pianta generale rettangolare, di dimensioni esterne m67 x m35,5 e superficie totale 1500mq (comprese le aree di servizio per gli artisti al p.interrato); articolata in sottomoduli di prismi puri anch’essi a pianta rettangolare (sia pieni che vuoti), ad uso degli spazi teatro e auditorium e di servizio interni e delle corti/chiostri aperti, in cui la permeabilita’ della visione ed accesso al parco ed al paesaggio circostante, e’ possibile in molteplici punti.
L’ordinata sequenza , sui prospetti longitudinali e nelle corti interne, dei setti verticali in cemento che ritmano lo sviluppo delle facciate e delle vetrate interposte a tutta altezza, la copertura/piazza praticabile ed accessibile dal parco con rampa panoramica, i volumi archetipi della torre scenica emergente dalla copertura, caratterizzano la composizione planivolumetrica dell’edificio. I tagli/corridoi distributivi, tra i volumi interni dell’edificio, generano le direttrici degli assi viari del parco ed i relativi traguardi prospettici.
L’edificio ha uno schema funzionale lineare ed ordinato, quasi intuitivo nella sua articolazione dei percorsi , atri , cortili e sale polivalenti, presenti al piano terra, oltre che degli spazi tecnici e di servizio per gli artisti, presenti al piano interrato; ed altresi’ dello spazio copertura accessibile al pubblico dall’esterno del parco con rampa/cordonata ed ascensore;
La vocazione urbana in espansione del comune di Albignasego convive con la tradizione agricola ed il paesaggio peculiare che ne consegue: terreni agricoli pianeggianti con ordinate sequenze a coltivo con sicure radici nelle centuriazioni romane antiche, filari alberati, fossi, canali e corsi d’acqua, reti viarie interpoderali, il tutto interconnesso con reti di comunicazione oltre che veicolari anche pedonali e ciclabili; questo paesaggio viene colto, sviluppato e inserito razionalmente nel parco urbano di progetto.