Sycamore is an architecture and interior design practice specializing in residential and commercial sectors. Our aim is to provide inspiration to conceive a project and care to deliver it.

Raniero Botti is the founder and CEO of Sycamore. He is a IT registered Architect having graduated from La Sapieza School of Architecture with commendation.

Sycamore Architecture Research
Via Luigi Rava, 19
00149 Roma

+39 06 5757470
info@sycamore.it

Location

Facebook
Instagram
Vimeo

La Scuola F.Rossi L'Aquila

L'Aquila

2017 - 2019

La nuova scuola primaria F. Rossi Paganica sorgerà in un’area di espansione dell’Aquila, in un ampio lotto verde all’interno del quale saranno presenti anche la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado.

L’impianto planimetrico è caratterizzato dalla scelta di mantenere tutte le aule al livello del terreno così da valorizzare e diversificare le potenzialità naturalistiche del lotto.

Si è pensato ad un organismo in cui la cellula base è formata dalle aule della sezione e da uno spazio verde su cui affacciarsi; la scuola prende forma dall’aggregazione di tre cellule intorno agli spazi comuni. Quest’idea rappresenta il cuore del concetto della Scuola, un luogo in cui diversità ed aggregazione creano un terreno che deve divenire fertile per maturare le loro differenze in senso attivo.

La strada di ingresso è fiancheggiata dal prospetto dell’edificio a cui fa seguito un doppio ingresso: il primo esterno ed un secondo interno, molto più ampio, da cui si diramano le tre sezioni scolastiche distinte volumetricamente ed ognuna affiancata ad un proprio giardino. Ogni aula da la possibilità di godere e fruire degli spazi verdi creando un modello sostenibile di didattica all’aperto. Questa permeabilità viene riproposta anche per gli atri che fanno da crocevia tra gli spazi per l’educazione ed il fuori. Tutte le corti sono traguardate dall’atrio principale che è piazza di incontro tra i bambini delle varie sezioni.

Gli ambienti interni ed esterni sono stati studiati per promuovere numerose modalità di utilizzo sia da parte degli alunni e del corpo docente sia da parte dei cittadini che, insieme, possono vivere e trasformare la scuola in dispositivo di socialità per la città.

E’ un organismo pensato per muoversi tra le esigenze dei bambini che la frequenteranno quotidianamente e quelle della città che le si conformerà intorno, traducendo queste esigenze in spazi pubblici di vita del quartiere. L’edificio è un’unica piastra scavata da corti/giardino diversificate e diffuse all’interno del lotto. Questi spazi verdi diventeranno poli d’aggregazione.

Tre sono le corti non a servizio esclusivo della scuola primaria e potranno essere spunti di connessione con le scuole che nasceranno intorno. Anche l’interno è stato pensato per configurarsi come polo di aggregazione; gli spazi comuni sono luoghi ampi e con caratteristiche di flessibilità in modo da poter ospitare eventi che vanno dall’incontro delle associazionistico a festival gastronomici, dallo sport pomeridiano alle giornate di cineforum.

Nella distribuzione interna si è voluto dedicare le zone baricentriche del lotto, con diretto contatto alla strada e dunque maggiormente fruibile da un pubblico non soltanto scolastico, a funzioni multiple: è qui che troviamo l’atrio principale, l’area refettorio e la palestra con i relativi spogliatoi. Il forte collegamento tra questi spazi e le aree all’aperto permette che esse vengano usate in svariate modalità e, allo stesso tempo, si crea un filtro tra i possibili flussi protetti dal traffico.

Il Claster scolastico è caratterizzato da tre diramazioni principali che raccolgono le aule per la didattica quotidiana. Ogni sezione è composta da 5 aule più il blocco servizi ed è direttamente collegata all’atrio di ingresso. Ogni aula misura circa 50mq, ha accesso diretto ad uno dei giardini scolastici e un’altezza interna di 3,80m.

La morfologia dell’edificio è stata pensata per garantire un alto comfort visivo nelle aule. Ognuna di è esposta a Sud-Est e presenta una tettoia in aggetto dal fronte vetrato e sistemi automatizzati di ombreggiamento. La palestra di tipo A1 ha accesso sia dalla corte di ingresso della scuola che dall’atrio principale. In questo modo è possibile chiudere il collegamento con l’organismo scolastico e renderlo autonomo. In essa è presente una superficie libera di quasi 250 mq, due spogliatoi per alunni, uno per i docenti e i locali per il deposito dei materiali.

Tutte le attività interciclo sono state concentrate nel piano primo. Questo è caratterizzato da un ambiente principale costellato da isole tecnologiche che verranno sfruttate durante i laboratori informatici. Anche in questo spazio la presenza delle pareti scorrevoli è determinante per la caratterizzazione del suo uso. Frazionandolo sarà possibile giovare di aule indipendenti per lo svolgimento delle attività integrative alla didattica normale.

Tutti gli spazi comuni e le aule complementari sono state immaginate come spazi variabili. Sono questi gli ambienti che vengono generalmente utilizzati per un tempo poco prolungato e che nascondono un potenziale aggregativo inespresso. La mensa, la biblioteca/aula professori e l’atrio diventano così un unico ambiente capace di ospitare i giochi ricreativi a metà della giornata scolastica, la recita di fine anno, giornate di istruzione collettiva o eventistica extrascolastica o stagionale e di poter essere comunque frazionate, grazie alla predisposizione di pareti mobili, per rispondere alle esigenze quotidiane. Questa logica è stata riproposta anche per lo spazio polifunzionale, somma tra le aule flessibili, che sono concentrate nell’unico livello fuoriterra e possono essere usate come cellule divise ed all’occorrenza diventare un ampio open space in cui la luce è diffusa e permea da un’epidermide forata.

Nell’atrio principale domina una scala elicoidale a sezione variabile che al piano terra si allarga fino ad ospitare un piccolo auditorium dell’infanzia. La scala di collegamento tra i due piano ha una particolare morfologia: è ampia sulla prima rampa e va rastremandosi salendo. 

Questo sarà da stimolo per organizzare lezioni comuni a più classi durante gli orari di lezione e diventerà luogo di gioco e divertimento negli orari di ricreazione e per piccoli incontri extrascolastici.

L’edificio è pensato con un sistema costruttivo a travi-pilastri in legno con controventamenti in pareti strutturali di x-lam.

Il modulo base è costituito da una campata a base quatrata con lati di 3m e si modella per consentire l’aumento della luce strutturale in prossimità degli spazi che richiedono maggiore libertà interna. Su ogni pilastro si poggiano due travi seguendo la stessa orditura, e su di esse altre due in direzione perpendicolare tale da aumentare l’altezza netta degli ambienti quando necessario. In questo modo, gli spazi distributivi avranno un’altezza sottotrave di 270cm ed il solaio poggerà sulla prima orditura di travi a differenza dei solai a copertura delle aule e degli spazi di aggregazione i quali scaricheranno sulla seconda orditura di travi al fine di garantire un’altezza interna netta di 380cm a giovamento della qualità degli spazi interni e della loro diversificazione. Questo raddoppio permette inoltre di diminuire gli spessori delle singole travi in relazione alle luci.

Il nodo ad incastro tra le travi ed il pilastro che ne deriva, ripetuto, diventa il motivo architettonico/decorativo principale della facciata.

Anche gli involucri opachi sono stati progettati basandosi su sistema in legno ad alta massa termica, antisismici, resistenti al fuoco e fonoimpedenti integrati ad un involucro trasparente ad alta efficienza energetica e vetri con rivestimento magnetronico basso emissivo con applicazioni di pellicole fonoimpedenti, che sfruttano in maniera ottimale gli apporti solari tramite la gestione delle schermature solari. Il risultato finale sarà un sistema involucro con un altissimo livello di impermeabilità alle infiltrazioni d’aria.

L’utilizzo di materiali “caldi” ed organici come il legno indirizza, ancora una volta, a godere delle caratteristiche tattili naturali a beneficio dell’ambiente. Costruire in legno significa anche evitare il ricorso ad altri materiali il cui impatto ambientale è maggiore.

La stessa attenzione per la compatibilità ambientale è adoperata per la scelta delle altre componenti architettoniche, dagli isolanti naturali ai rivestimenti in linoleum ecologici per interni a base di olio di lino, sughero, farina di legno e juta naturale.

La ricostruzione di uno spazio urbano di apprendimento sarà l’occasione per perseguire obiettivi di transizione ecologica. L’orientamento è stato studiato in modo tale da mantenere le attività didattiche rivolte a sud-est e quindi sempre illuminate e riscaldate nel periodo invernale ma ben schermate da tettoie per il periodo estivo.

Sarà un edificio di bioedilizia in legno a basso impatto sull’ambiente con produzione di energia e calore attraverso sistemi geotermici e solari ed una progettazione delle chiusure verticali ed orizzontali a bassa dispersione tanto da garantire una apporto esterno di energia quasi nullo. A questo si aggiunge la possibilità di attuare un’importante operazione di micro-forestazione urbana con la possibilità di piantare circa 50 alberature e 300 piantumazioni arbustive rendendo l’aria un nuovo piccolo polmone per la città.

Progetti

41°51'22.9"N

12°27'27.9"E

Rome

16°

Clouds